La "SLEEP PARALYSIS" E GLI ALIENI. 

                                                       Bruno Severi

 

 

LA "SLEEP PARALYSIS"

 

Il mondo che si cela dietro al sonno ed ai sogni è pieno di misteri ed alcuni misteri sono più inquietanti di altri. Con il progredire della ricerca e della speculazione scientifica molti di questi misteri sono stati risolti, mentre altri stanno in parte per esserlo. Ma tanto rimane ancora da fare e da scoprire.

Nel variegato contesto del mondo onirico esistono particolari situazioni attorno alle quali sono nate tante leggende e storie tenebrose che hanno alimentato da sempre il folklore di tutti i popoli. Recentemente si è cercato di far luce su queste peculiari situazioni inquadrandole all'interno di un ben preciso disturbo del sonno. Mi riferisco a quell'entità che dal punto di vista medico è indicata come "sleep paralysis" (SP) o paralisi nel sonno. Esistono due tipi di "sleep paralysis": la SP comune (CSP) e quella con allucinazioni (HSP). La prima si presenta quando il dormiente si sveglia all'improvviso e si accorge che il proprio corpo è completamente paralizzato. Soltanto i suoi organi di senso e la sua coscienza sono in funzione, tutto il resto è penosamente bloccato. Questa condizione dura per un periodo compreso normalmente tra pochi secondi ed un minuto. Un sondaggio Gallup del 1992 ha concluso che quasi ogni persona adulta va incontro mediamente ad un episodio di CSP ogni due anni. La CSP non viene considerata una condizione patologica, ma soltanto una isolata e reversibile disfunzione fisiologica di lieve entità. Tuttavia si sta studiando se esiste un rapporto con una situazione molto più grave che è la sindrome della improvvisa morte notturna (inspiegabile).

Il secondo tipo di "sleep paralysis" appare ancora più terrificante ed è chiamato paralisi nel sonno con allucinazioni (HSP), o anche paralisi nel sonno ipnagogico e ipnopompico. La definizione "ipnagogico" e "ipnopompico" è legata al fatto che la HSP sembra verificarsi di preferenza in quella fase di passaggio tra la veglia ed il sonno, che viene appunto indicata come fase ipnagogica del sonno, oppure nel momento che precede immediatamente il risveglio (fase ipnopompica). Queste fasi sono piene di strane e realistiche visioni che spesso incutono un profondo terrore in chi le subisce. Esse si possono presentare sotto forma di allucinazioni di tipo tattile, cinestesico, visuale, olfattivo o uditivo. La HSP è senz'altro molto più rara del primo tipo (CSP) e sembra si manifesti talvolta sotto forma di epidemie a ristretta diffusione geografica. Ad esempio, in un paese in cui non se ne è mai sentito parlare, all'improvviso accadono questi fatti con una certa ed inspiegabile frequenza. Si sta cercando di stabilire se la HSP abbia anche un carattere ereditario. Ogni singolo episodio di HSP può persistere per un tempo più lungo rispetto al CSP (si parla sino a 10 minuti) e si presenta con particolari e caratteristiche che il più delle volte procurano un estremo terrore a chi ne è vittima. Terrore legato al fatto che il soggetto, in stato di piena coscienza, si trova nello stesso tempo paralizzato sul letto ed in preda a spaventose e a realistiche allucinazioni, in prevalenza di tipo visivo. Solo di rado le visioni mancano dell'aspetto inquietante e sottintendono invece presenze beatifiche e rassicuranti.

La maggior parte delle volte, la persona che ne è involontaria vittima ha la precisa sensazione che nella stanza ci sia una presenza sconosciuta, spesso minacciosa. Altre volte ha l'apparizione di persone, demoni, mostri o spiriti che lo assalgono o cercano di ucciderlo. Oppure ne sente i passi che si avvicinano, ode la loro voce o il respiro, o percepisce degli odori. Può sentire distintamente folate di aria gelida. Il tutto accompagnato da intensa sudorazione, tachicardia, senso di freddo, panico. La respirazione è spesso difficile anche perché la persona sente in genere un peso che gli comprime il petto. L'essere della visione può assalire la persona immobilizzata sul letto comprimendole il petto ed impedendole di respirare o può persino cercare di strangolarla. Alcune volte si instaura un preciso rituale a sfondo sessuale. In casi abbastanza rari lo stato allucinatorio si può accompagnare ad esperienze del tipo "Out of Body Experience" durante le quali, oltre all'uscita dal corpo, si ha la precisa sensazione di abbandonare la stanza in cui ci si trova e di compiere viaggi all'esterno. Abbastanza spesso il soggetto vede luci o nebulosità luminose che si muovono per la stanza.

La scena allucinatoria, nella sua essenza, è sempre un misto di irrealtà e di realtà, nel senso che ciò che appare è inserito nell'ambiente nel quale la persona si trova effettivamente in quel momento. Tutto succede e viene percepito nello sfondo di una realtà oggettiva che entra a far parte della scena principale. Ed è appunto questa commistione di elementi allucinatori con elementi reali che rende queste incredibili esperienze così realistiche, anzi più vere della stessa realtà, come alcuni hanno riferito. L'idea di stare sognando o di assistere al manifestarsi di un processo allucinatorio in quel momento non sfiora minimamente le persone coinvolte.

La combinazione di queste allucinazioni terrificanti con l'impossibilità di reagire o di invocare aiuto crea una miscela veramente esplosiva per chi si trova a vivere queste situazioni. Moderne indagini hanno stabilito che circa il 15% della popolazione adulta in tutto il mondo subisce queste esperienze almeno una volta nella vita, anche se in genere tutto viene dimenticato. Ad alcuni possono succedere più volte, anche a brevi intervalli. E' stato notato che spesso la HSP si presenta a persone che in quel momento stavano dormendo in posizione supina. Sebbene la CSP e la HSP possono verificarsi a carico di persone fisicamente sane ed apparentemente prive di qualsiasi problema di carattere psicologico o sociale, è stato notato un significativo rapporto con situazioni di stress, di intossicazione alcolica o da droghe, di narcolessia (si tratta di un disturbo del sonno che porta ad addormentarsi in modo frequente, improvviso ed incontrollato), in soggetti che dormono fuori casa ed in luoghi insoliti. E' abbastanza frequente anche presso i divorziati ed i vedovi ( Baker, 1992).

 

PANORAMA STORICO

 

Da quanto sopra riportato, appare chiaro perché da sempre l'uomo ha popolato il mondo attorno a sé di demoni, fantasmi, vampiri, lupi mannari, mostri e folletti. E li ha sempre ritenuti reali, talvolta come abitanti di un mondo parallelo al nostro, altre volte come presenze invisibili infestanti certi luoghi particolari o che si manifestano solo in determinate circostanze. Si tratta di un fenomeno universale e la cultura di tutti i popoli è fortemente intessuta da queste strane e paurose presenze. Intere tradizioni, leggende e mitologie, sino a diverse fiabe dei bambini, sono nate su queste basi ed ancora oggi, persino nei paesi più progrediti culturalmente e industrializzati, tali esseri continuano a tormentare e ad impaurire l'umanità, in alcuni casi con virulenza incredibile. Sembrano fare quasi parte del nostro codice genetico o essere i simboli di realtà archetipiche. Anche la religione cattolica ammette l'esistenza di demoni, di forze del male variamente concepite, che spesso tormentano gli uomini o entrano nel loro corpo mentre dormono. Ed allora l'unico rimedio è l'esorcismo. L'iconografia religiosa medievale, ed anche quella posteriore, è ricca di immagini di diavoletti neri con lunghe code lanceolate che, con i loro forconi, affliggono le notti delle loro vittime prescelte. Sembrano volerci dare un'anticipazione di quelle che saranno le future pene dell'inferno. Anche presso numerosi popoli primitivi si ritiene che gli spiriti maligni possono entrare nel corpo della gente durante il sonno e provocare malattie o devastanti fenomeni di possessione.

Per quel che riguarda le interpretazioni che gli antichi o la gente di altri lontani paesi danno di questi strani fenomeni, il panorama appare assai vario. Accanto alla diffusissima credenza che prevede una realtà oggettiva per questi strani ospiti dei nostri sogni, si è cercato anche di dare spiegazioni diverse. Per gli antichi greci potevano essere il frutto di una semplice indigestione. Per i romani e gli egiziani si supponeva che fossero la conseguenza di un senso di colpa che ci si trascinava nel sonno. Nell' Europa medievale si colpevolizzavano senza alcun dubbio i demoni detti, rispettivamente, incubus se di sesso maschile e succubus se di sesso femminile. Tra i popoli di etnia araba erano, e sono ancora, i gin, spiritelli del deserto, a produrre questi incubi notturni. Ancora in Europa, ma in un passato a noi abbastanza vicino, si faceva ricadere la colpa ai vampiri o ai cosiddetti lupi mannari. In Irlanda e in Scozia ci si rifaceva ad uno strano personaggio chiamato Old Hag o Old Hat, mentre in varie parti dell'Asia poteva essere una volpe o un gatto malefici oppure gli spiriti degli antenati. Nonostante questa diversità di interpretazione, quel che più colpisce è l'universalità di questo fenomeno e la sua presenza dagli albori della civiltà sino ad ora. Troviamo dei precisi riferimenti alla HSP in importanti autori classici: Orazio, Plutarco, Erodoto, Apuleio e Galeno. Su questi assalti notturni ci viene data anche una autorevole testimonianza da San Agostino e da San Tommaso d'Aquino che vedono in essi un inequivocabile intervento del demonio.

 

ALCUNI ESEMPI DALLA LETTERATURA

 

Vorrei presentare due esempi tratti dalla letteratura che credo coprano molti dei diversi aspetti con cui si presenta l'HSP. Sono entrambi brani dello stesso racconto, "La Horla", che Guy de Maupassant pubblicò nel 1887. Consideriamoli un buon punto di partenza per entrare nel cuore del problema. L'interprete di La Horla così descrive la sua prima esperienza: "Sono ben sicuro di essere a letto e di dormire... lo sento e lo so...... e sento anche che qualcuno si sta avvicinando a me, mi guarda, mi palpa, sale sul mio letto, mette le ginocchia sul mio petto e mi prende il collo tra le sue mani e le stringe, le stringe con tutta la sua forza per strangolarmi. Cerco disperatamente di liberarmi, ma sono incapace del più minimo movimento a causa di quel terrificante sentimento di impotenza che ci paralizza nei nostri sogni. Vorrei gridare ma non posso. Cerco con la forza della disperazione di respirare e faccio sforzi tremendi. Tento di girarmi su di un fianco per togliermi d'addosso quella creatura che mi sta schiacciando e soffocando, ma non posso. Poi, all'improvviso, mi risveglio ancora in preda al panico ed inzuppato di sudore. Accendo una candela. Sono solo". Il secondo brano è forse ancora più impressionante. "Ieri sera ho sentito che qualcuno era accucciato sul mio corpo, con la sua bocca contro la mia, che succhiava la mia vita attraverso le mie labbra aperte. Sì, veramente sentivo che egli stava aspirando la mia vita attraverso la gola, proprio come quando una sanguisuga succhia il sangue".

Altri famosi scrittori ci hanno lasciato particolareggiate descrizioni di questi strani fenomeni: Edgar Allan Poe, Ernest Hemingway, F. Scott Fitgerald, Stephen King, etc.

 

UNA VERSIONE MODERNA: LA "ALIEN ABDUCTION"

 

Dagli anni sessanta in poi si è accumulata, specialmente negli Stati Uniti, una vasta casistica riguardante persone che hanno creduto di essere state rapite da extraterrestri e condotte nelle loro astronavi ( "alien abduction") per subire interventi chirurgici, specialmente nella zona addominale e genitale, o per essere sottoposti a pratiche o a violenze sessuali. Sarebbero i cosiddetti incontri ravvicinati del quarto tipo. La maggioranza di queste persone ha dimenticato quanto era loro successo. In questo caso, l'intera vicenda avrebbe tuttavia lasciato uno strascico di ansia inspiegabile, di depressione, di fobie e di ricorrenti incubi notturni che li ha spinti a ricorrere ad uno psicoterapeuta. Una parte di queste persone si è rivolta a psichiatri i quali, mediante la regressione ipnotica, hanno fatto rivivere ai pazienti quella situazione traumatica che non ricordavano di avere subito. Ed i particolari, anche i più minuziosi e raccapriccianti della loro avventura, sono stati riportati alla coscienza.

Questa modernissima versione del fenomeno sta trovando numerosi seguaci in tutto il mondo. Essi si sono organizzati attorno a sette o a personaggi carismatici che proclamano sconvolgenti "verità" ricevute dagli alieni stessi.

 

NUOVE INTERPRETAZIONI

 

Sono stati proposti vari modelli interpretativi per spiegare questa complessa fenomenologia. L'uno non esclude gli altri, possono benissimo coesistere ed integrarsi reciprocamente. L'unico che sembra indipendente da tutti gli altri è il modello realistico.

Modello realistico

Può essere verosimile che le entità che si manifestano nel corso delle esperienze sopra descritte abbiano una qualche forma di realtà oggettiva. Ciò presuppone la possibilità che il nostro mondo sia popolato da esseri invisibili e che solo in determinate circostanze si possono a noi manifestare. In alternativa, potrebbero anche far parte di un'altra dimensione spazio-temporale che mantiene con il nostro mondo solo tenui e sporadici canali di comunicazione. In questo modello realistico occorre fare rientrare anche l'esistenza degli extraterrestri.

Modello neurologico

E' stato ripetutamente osservato che persone che soffrono di disturbi neurologici come, ad esempio, alcune forme di epilessia e di schizofrenia, possono avere frequentemente quadri allucinatori i cui contenuti possono coincidere con quelli della HSP. Appare, comunque, evidente che questa interpretazione può essere adottata solo per un numero limitato di casi, quei casi in cui sia presente una patologia a carico del sistema nervoso.

Modello psicodinamico

La psicoanalisi e la psicologia del profondo si sono interessate già da tempo a questi fenomeni ricavandone dei modelli interpretativi connessi a traumi del passato, a problematiche di carattere sessuale e a problemi esistenziali di vario genere non risolti. Pertanto, da questo particolare punto di vista, le apparizioni terrificanti non sarebbero altro che allucinazioni dotate di un significato legato alla psiche della persone che le subiscono e che deve essere studiato e rivelato. Infatti, secondo questo modello, l'apparizione-allucinazione non si manifesta in genere con caratteristiche chiare e dirette, ma è necessario scavare nella personalità e nei ricordi del paziente per trovare i giusti rapporti tra il suo mondo psichico e quell'esperienza. L'allucinazione, alla stessa stregua dei sogni, si traveste, si maschera, e va pertanto interpretata. Il suo linguaggio è il simbolo, la metafora e l'allusione. Anche C.G. Jung (1971) ravvisa in questi fenomeni un valore simbolico di un qualcosa che sta dietro ai simboli stessi. E questo qualcosa per Jung è l'archetipo. Aniela Jaffé (1987), una delle principali e più note collaboratrici di Jung, nel suo libro "Sogni, profezie e apparizioni" ci fornisce numerosi esempi e speculazioni a conforto delle intuizioni del suo maestro.

Per Nandor Fodor (1959 ): "... l' incubus, il demone amante delle streghe dei secoli bui, ( che compare abbastanza spesso anche nelle esperienze di HSP nell'atto di assalire e di violentare sessualmente le sue vittime impotenti, nota dell'Autore) non è una creazione del Satanismo e un abominio davanti a Dio e agli uomini, ma è una tipica fantasia neurotica che può venire riconosciuta come tale da qualsiasi psicoanalista"

Modello psichedelico

E' ormai assodato che il cervello umano è in grado di produrre infinitesime quantità di sostanze che si possono definire "allucinogeni endogeni" (Axelrod, 1961; Barker, 1981; Benington, 1965). Potrebbe accadere che la produzione di queste sostanze, in determinate circostanze, possa aumentare bruscamente facendoci fare un vero e proprio "trip" psichedelico. Chi assume volontariamente gli analoghi sintetici di queste sostanze spesso riferisce di avere fatto, in stato di trance, strani incontri con esseri incredibili: spiriti di defunti, mostri e folletti, demoni, animali mitologici, sino a veri e propri extraterrestri. Si può pertanto ipotizzare che nel sonno, a volte, il nostro tasso di allucinogeni endogeni subisca un brusco rialzo e questo fatto sia sufficiente per farci avere un incontro ravvicinato con una realtà che non sembra appartenere a questo mondo. Questo modello appare molto suggestivo e non esclude la possibilità di potersi combinare con il modello psico-fisiologico che sta per essere descritto.

Modello psico-fisiologico

Dal momento che la HSP consta di due componenti, la paralisi motoria ed il vissuto allucinatorio, vediamo di affrontare l'intero problema cercando di spiegare separatamente questi due diversi aspetti della HSP. Partiamo dalla semplice SP supponendo che insorga al momento del risveglio. E' stato verificato che durante la fase REM del sonno, quando appunto si sta sognando, il cervello produce una forte attività inibitoria nei confronti dei principali muscoli motori del dormiente (Dement, 1976). Normalmente questo stato di paralisi cessa con la fine del sogno, o subito prima, in modo che il dormiente possa svegliarsi con la piena padronanza del proprio corpo. Se per una qualsiasi ragione questa inibizione si prolunga oltre il periodo del sogno ed il soggetto si sveglia, egli si troverà nella infelice situazione di essere incapace di compiere il pur minimo movimento. Potrà guardare davanti a sé, sentire i rumori circostanti, avere una coscienza attiva e in grado di valutare la sua situazione, ma la sua voce non potrà essere emessa e non potrà in alcun modo esternare all'esterno i propri timori e la propria disperazione. I muscoli non rispondono, se ne è perso il controllo. Lo scopo dell'inibizione motoria indotta dal cervello sarebbe quella di impedire alla persona che sogna di accompagnare il vissuto onirico con i gesti del corpo. Grazie a questo meccanismo di controllo il sogno si sviluppa come una pura attività mentale, mentre il corpo rimane in una situazione di calma e di immobilità, estraneo a quel che succede interiormente.

Passiamo ora alla seconda parte del problema: la parte apparizionale. Secondo Robert A. Baker (1992), esiste una tenuissima linea di confine tra esperienze mentali apparentemente dissimili come i pensieri, le fantasie, i sogni e le allucinazioni; per diverse persone questi diversi tipi di esperienza possono mutare o evolvere facilmente l'uno nell'altro. Così un sogno, al risveglio, può trasformarsi in una allucinazione ipnopompica; oppure un pensiero che si ha prima di addormentarsi può diventare un sogno. Se mentre stiamo sognando ci svegliamo, i circuiti neurali e le aree del cervello che erano attivi nel sogno potrebbero mantenere il loro stato di attivazione ancora per un po'. Noi, essendo ormai svegli, crederemmo che determinati stimoli siano di provenienza esterna anziché originati dall'attività onirica. In altre parole, il sogno continuerebbe anche quando il soggetto è pressoché sveglio o si trova nella fase ipnopompica. In una siffatta situazione, gli stimoli provenienti dall'ambiente si mescolerebbero con gli stimoli o le immagini provenienti dal sogno organizzandosi il tutto in modo tale che il cervello crede di essere pienamente sveglio mentre vive contemporaneamente due diverse realtà: quella del sogno e quella della veglia. La paralisi durante il sogno fornirebbe le caratteristiche fisiologiche della situazione, mentre il sogno, che ugualmente si è prolungato oltre il dovuto, fornirebbe la base del quadro allucinatorio. Infine, per Baker, svegliarsi in uno stato di SP può facilmente indurre una iperventilazione nel soggetto che può spiegare la difficoltà a respirare ed il senso di pressione al petto. L'iperventilazione, sempre secondo Baker, procurando al soggetto un brusco calo dell'apporto di ossigeno al cervello, provocherebbe una iperacusia (suoni del tutto normali o di bassa intensità vengono uditi ad un volume elevatissimo). Questa iperacusia trasformerebbe deboli segnali sonori come fruscii, cigolii, etc. presenti naturalmente nella stanza, in segnali sonori molto distinti che arricchirebbero il contenuto allucinatorio o ne favorirebbero l'insorgenza. Questi rumori amplificati, sempre secondo Baker, potrebbero essere il terreno fertile su cui si sviluppano le allucinazioni di tipo uditivo presenti in certi casi di HSP. Se, infine, l'apporto di ossigeno cala ulteriormente, verranno attivati i centri del piacere sessuale nel cervello, il che spiegherebbe la componente erotica che spesso accompagna tali esperienze.

Simile modello interpretativo mi sembra possa spiegare esaurientemente anche un tipo di esperienza allucinatoria leggermente diversa e che appare una semplificazione del processo sopra illustrato. Si tratta di quelle esperienze, molto più frequenti, che sono del tutto simili alle precedenti, ma mancano della paralisi motoria. Vediamo un esempio descritto da A.M.W. Stirling (1958), nel suo libro: "Ghosts Vivisected". Si tratta di una sua esperienza personale. " Mi sveglia con difficoltà da un sonno pesante e vidi molto distintamente, ai piedi del mio letto, una figura umana apparentemente solida ed a contorni netti. Mentre la stavo osservando, con il mio cervello ormai totalmente lucido, la figura si dissolse davanti a me! Conclusi che il mio cervello era stato parzialmente sveglio e che la figura non era altro che un residuo di un sogno. Le mie ore di sonno si erano sovrapposte a quelle di veglia". Come si è visto, la persona vive l'esperienza in modo simile alla HSP, ma sembra avere conservato la possibilità di reagire e di muoversi. Come la Stirling ha sottolineato, queste allucinazioni sarebbero la continuazione da svegli di un sogno inquietante.

Nel caso che le HSP si verifichino all'inizio del sonno, nella fase ipnagogica, è stato suggerito un meccanismo in parte dfferente. Ne sarebbero vittime delle persone che soffrono di un particolare disturbo del sonno chiamato narcolessia e che spesso appare associarsi alla HSP. Chi ne soffre cade, in qualsiasi momento della giornata, improvvisamente addormentato. Sempre Dement (1976) ha scoperto che i pazienti narcolettici, alcuni attimi prima di addormentarsi e contrariamente a quanto succede normalmente, passano subito nella fase REM del sonno, quella in cui si sogna. Non sono ancora del tutto addormentati, ed hanno pertanto ancora un qualche rapporto col mondo esterno, eppure sognano. Come visto in precedenza, la fase onirica è caratterizzata da paralisi dei principali muscoli motori. Il contenuto dei loro sogni può facilmente riflettere i pensieri che essi avevano qualche istante prima, oppure potrebbero riflettere esperienze avute nel corso della giornata. Ed è su questa base che probabilmente si sviluppa la HSP. I loro sogni si inserirebbero in una coscienza ancora in buona parte desta e che sarà pertanto incapace di riconoscerli come veri sogni. Appariranno più verosimilmente come fatti reali e se il loro contenuto è drammatico, crederanno di trovarsi davanti a vere scene drammatiche. Nello stesso tempo, non avranno la possibilità di reagire essendo paralizzati. Ricordiamo che la narcolessia non è una malattia particolarmente rara.

"Alien abduction"

Per quanto riguarda, infine, la "alien abduction" vorrei fare queste considerazioni che anche altri hanno proposto. Diversi studiosi hanno manifestato il forte sospetto che quegli psichiatri che già credevano nella realtà della "alien abduction", abbiano in una certa misura influenzato i loro clienti dando un tono fantascientifico ai ricordi evocati con la regressione ipnotica. Infatti, un soggetto in ipnosi è quanto di più influenzabile possa esistere. Inoltre, se i pazienti hanno sperimentato una HSP, le strane presenze apparse loro allucinatoriamente sarebbero state trasformate in extraterrestri dalle suggestioni più o meno esplicite dei loro terapeuti. Dall'analisi dei fatti, sembra proprio che buona parte dei casi possa rientrare in questa interpretazione. In alternativa, sarebbero stati gli stessi pazienti a dare questi connotati alle loro allucinazioni perché influenzati da film, da libri, riviste e da programmi e dibattiti televisivi su questo tema che sempre più massicciamente vengono presentati al pubblico americano. Mentre all'inizio di questo fenomeno gli alieni venivano descritti dai "rapiti" in modo piuttosto vario, dopo l'uscita del film "Incontri ravvicinati del terzo tipo" gli alieni hanno bruscamente mutato il loro aspetto assumendo le stesse forme degli extraterrestri presenti nel film. Secondo un sondaggio molto discusso e discutibile, essendo di parte, nei soli Stati Uniti si è stimato che ci siano quasi 4 milioni di persone che hanno una grossa probabilità di essere stati rapiti dagli alieni. E c'è da aspettarsi che entro breve tempo questa "alien abduction syndrome" dilagherà anche in Italia. Sembra proprio che ci sia un adeguamento ai tempi moderni. Come in passato molti credevano negli spettri, nei demoni, etc, ora ci si conforma a quelli che paiono essere i mostri della nostra era supertecnologica. Sepolti i satanassi ed i vampiri di antica memoria, chi altri, se non gli alieni, potrebbe meglio candidarsi a terrorizzarci di notte materializzandosi entro le nostre fantasie secondo le suggestioni dei tempi attuali?

 

CONCLUSIONI

 

Giunti a questo punto, credo che non ci sia molto da aggiungere o da concludere. Il problema di questa strana e spesso terrificante fenomenologia appare ancora ampiamente aperto anche se, da vari settori della ricerca scientifica, ci sono già precisi e abbastanza convincenti modelli interpretativi. Personalmente non mi sento di dare alcun credito all'ipotesi che le entità di cui si è parlato abbiano una realtà oggettiva, sia che facciano parte di questo mondo, sia che provengano da altre dimensioni o da altri pianeti dispersi nello spazio siderale.

Nei testi sacri della parapsicologia, il fenomeno delle apparizioni è considerato essere assai complesso, anche per le diverse tipologie e situazioni con cui esso si manifesta. Ci sono vari tipi di apparizione e ciascun tipo ha in comune con gli altri sia delle strette somiglianze, sia delle marcate differenze. Questo modo non unitario con cui le apparizioni si presentano fa pensare che molto difficilmente sarà trovata per esse un' unica teoria. Quello su cui tutti sembrano concordi è il fatto che le apparizioni, il più delle volte, si manifestano nel corso di stati modificati di coscienza, il più frequente dei quali è il sonno o il periodo di dormiveglia. Comunque, in situazioni di abbassamento del nostro stato di coscienza.

Personalmente, rivolgo la mia preferenza verso il connubio tra il modello psichedelico e quello psico-fisiologico. Ma, come detto prima, questa mia preferenza, se dovesse trovare delle sostanziali conferme, probabilmente potrà coprire solo una parte del problema, non tutto.

Per finire, permettetemi di lasciarmi andare ad una profezia molto audace: credo che i tempi siano maturi perché gli spiriti di tutti i livelli e censi che presiedono alle sedute spiritiche possano presto essere sostituiti da nuove entità aliene provenienti da lontane galassie. Ma forse questo è già avvenuto, ma non ce ne siamo accorti.

 

Bibliografia

Axelrod, T. (1961) Enzymatic formation of psychotomimetic metabolites from normally occurring compounds. Science, 134, 343.

Baker, R.A. (1992) Alien abduction or alien productions? Some not so unusual personal experiences. Da Internet: http://www.ufobbs.com/ufo

Barker, S.A., et al. (1981) N,N-Dimethyltryptamine: an endogenous hallucinogen. Int. Rev. Neurobiol., 22, 83-110

Benington, F., et al. (1965) 5-Methoxy-N,N-Dimethyltryptamine, a possible endogenous psychotoxin. Ala. J. Med. Sci., 2, 397-403

Dement, W. (1976) Some must watch while some must sleep: Exploring the world of sleep. W.W. Norton & Co., Inc., New York

Fodor, N. (1959) The Haunted Mind, pag. 201, Garrett Publications, New York

Jaffé, A. (1987) Sogni, Profezie e Apparizioni. Ed. Mediterranee, Roma

Jung, C.G. (1971) Inconscio, occultismo e magia. New Compton Italiana, Roma

Stirling, A.M.W. (1958) Ghosts vivisected. The Citadel Press, New York

 

 

SUMMARY

"Sleep Paralysis and Aliens"

The Author deals with the problem of Old Hag, i.e. the nocturnal attack by supernatural beings such as demons, monsters, witches, vampires, etc. The victim awakes abruptly feeling a weight pressing on his chest, at times seeing or perceiving a threatening presence in the room. He tries to move, struggle or scream, but in vain: he is paralyzed. These dramatic experiences appear to be transcultural and have always alimented the folklore, the legends, the tales, and the mythologies. It seems to exist a close connection between these experiences and the modern notion of alien possession/abduction. Such phenomena are now mostly retained to be the expression of a sleep disorder known as hallucinatory sleep paralysis or hypnagogic/hypnopompic sleep paralysis. This disorder is characterized by horrifying hallucinations accompanied by paralysis of the victim's body at the moment of falling asleep or at the awakening . The origin of this condition is believed to reside in the dream state which, in some instances, begins just prior to falling asleep or persists in the period immediately upon wakening. The subject is fully aware of his condition, but is unable to move any of the involuntary muscles of his body and speak. At this point dramatic hallucinations of different type appear: tactile, kinesthetic, visual, olfactory or auditory, accompanied by fear. Or, more simply, he vaguely feels an undetermined, generally malevolent, presence. The similarities between the Old Hag syndrome and the hallucinatory sleep paralysis are quite striking. According to an increasing number of researchers, the hypothesis of a direct and reciprocal relationship between them appears fully justified. Narcolessy too, an other so-called sleep disorder, seems often involved in these experiences. The Author suggests that there might be a direct role of endogenous hallucinogens which contribute to provoke such experiences.